Massime e Lingua Madre
And by speculation froze/ E per speculazione raggelai
Vision into an idea,/ La Visione in un'idea,
Irony into a joke,/ l'Ironia in una facezia,
Till I stood convicted of/ Finchè fui chiamato reo di
Doubt and insufficient love./ Dubbio e d'insufficiente amore.
W.H.AUDEN, Il Mare e lo Specchio
FUSTINONI ALESSANDRO
PROVERBIO BERGAMASCO: o sol l' ulia o sol of, al piof
(o alle palme o a pasqua, piove)
LINGUA MADRE (BERGAMASCO), parola---tronsonosa (motosega)
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DE CORE EMANUELE FRANCESCO
Proverbio Salentino: "l'oiu de ulia lu male porta via" (l'olio d'oliva toglie tutti i mali)
Parola Salentina: Sirama: mio padre
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CERIANI PAOLO AMBROGIO: "L'è mej un usell in man che cent che vula "
GIAMEI PIETRO
PROVERBIO IN TRIESTINO: "movemose che el sol magna le ore"
LINGUA MADRE (TRIESTINO-GORIZIANO), mularia (ragazzi/bambibni)
SERGI DANIELE ( NAPOLETANO): Chi vo' mettere 'o pede 'ncopp 'a ttutt' 'e pprete, nun arriva maje
ERRA MARCO: Quand el corn al ga l'capel, ol pivv ol fa bell
(img src=show_image.php?id=1042)
DIBARI MARIA TERESA
Proverbio pugliese (Bitonto): Ci nge n'am'a scì, sciamaninne, cê non nge n'am'a scì, non nge ne sime scenne!
Parola: Rezz = Tenda
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GIADA LUCIANO
PROVERBIO (BERGAMASCO): Sal piof ol dè de la sciensa per quaranta dè an se piò sensa
PAROLA (BERGAMASCO): Che botep!!
La ripresa con la videocamera l'ho voluta fare all'aperto perchè ritengo che la luce del sole sia imparagonabile a quella della artificiale della lampada e poi ho voluto riprendere solo gli occhi essendo per me la parte più espressiva che ognuno di noi ha.
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FLAVIA SONZOGNI
PROVERBIO (BERGAMASCO): Söche e melù a la sò stagiù.
PAROLA (BERGAMASCO): S'cètì (bambino)
Nella ripresa ho voluto che fosse inquadrata la mia mano su un foglio bianco, per richiamare i disegni in cui i bambini tracciano il profilo della propria mano.
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MIRIAM GRASSI
PROVERBIO(MANFREDONIANO): A cècere a cècere ce jègne ‘a pegnéte(A cece a cece si riempie la pentola di terracotta)
LINGUA MADRE(TRICARICESE):Picnenn (modo affettuoso per dire bambina piccola)
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PETRA FIORAVANTI:
PROVERBIO: (il caffè) scutent, sedent e par nient. (bollente, seduti e per niente)
LINGUA MADRE: magiostra (fragola)
INQUADRATURA: gambe
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GALBUSERA MAURO
zufrenej=fiammiferi
Per spusass ghe vôr: lüu, lée e anca la bursa di danée.
Per sposarsi occorrono: lui, lei e anche la borsa dei soldi.
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COSTANZO PAMELA (sardo)
S’ogu de su meri ingrassada su cuaddu
L’occhio del padrone ingrassa il cavallo
Parola siciliana: talé (guarda)
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Luigi Erbacci
DIALETTO: FAENTINO (ROMAGNOLO)
MASSIMA:
I bajoc i fa andè l'acqua d'in sò (i soldi fanno andare l'acqua verso l'alto)
INTERIEZIONE USUALE:
T'ci pròpi un pataca! (sei un poco di buono)
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COLISTRA ANTONELLA
MASSIMA (dialetto calabrese): Chini cangia 'a via vecchia ppi la nova sa chillu ca lassa ma un sa chillu ca trova (Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa ciò che lascia ma non ciò che incontra).
LINGUA MADRE (dialetto napoletano): criatura (bambino o bambina)
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Ratti Giorgio
Massima: A lavare la testa all'asino ci rimetti tempo e sapone!
Forma Dialettale:Creuza de ma (mulattiera di mare)
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Mercadante Mariateresa 719779
MASSIMA (dialetto pugliese, Altamura): Fè come diche ji, è na’nne facénne come fazze ij, (disce u prèvete)
Fa come dico io e non fare come faccio io, (dice il prete).
FORMA DIALETTALE: la uagnédde (la ragazza)
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Colombo Anna 716143
PROVERBIO (lecchese): La cà deperlè la sta minga in pè. (La casa da sola, senza cura e manutenzione, non sta in piedi.)
ESPRESSIONE DIALETTALE: de smet tusa. (smettila ragazza)
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FRANCESCA AGUDIO 719084
PROVERBIO: la vita è fatta a scale: c'è chi scende e c'è chi sale!
ESPRESSIONE in LINGUA MADRE (bergamasco): a i àe, i è ìe! (=guarda le api, sono vive!)
INQUADRATURA: Ho deciso che fosse una mia compagna (Eleonora) a fare la ripresa poichè, essendo un detto popolare, presuppone il coinvolgimento di altre persone. L'immagine mostra le parole scritte, in modo che esse risultino "comprensibili" o almeno leggibili da tutti. Il suono è molto simile ad un suono dell'infanzia e la ripresa richiama la figura della maestra che insegna l'espressione seguendo con un pastello le singole parole (versi) del detto popolare.
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RIGOLI FLAVIA
PROVERBIO (ROMANESCO):'Ar contadino nun far sapere quanto è bono er cacio con le pere'
MOTIVAZIONE DEL TIPO DI INQUADRATURA:L'inquadratura si focalizza su un foglio colorato sul quale è stato scritto il proverbio..tale immagine ricorda il mio periodo infantile trascorso all'asilo nido,fatto di pastelli colorati e fogli bianchi
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BREMBILLA ELEONORA
PROVERBIO(bergamasco): sölcc e pecacc li è mal giudicà
ESPRESSIONE IN LINGUA MADRE (bergamasco): abelase abelase (piano piano)
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Elia Canclini
Dialetto bormino
massima:
al dì de venerdì sant
tot al vin al vegn sanqu.
(il giorno di venerdì santo
tutto il vino diventa sangue)
espressione dialettale:
laga far a lu.
(lasciagli fare)
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DENISE COSTA
Dialetto milanese:
Massima:La bocca l'è minga stracca se la sa nò de vacca(un pranzo non è soddisfacente, se non comprende anche il formaggio)
Parola:Pora tusa(povera ragazza)
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Segarini Paolo 716605
Dialetto Bresciano
A la zènt sè ghè èt èl capèl, ma miga 'l servèl.
traduzione: alla gente si vede il cappello ma non il cervello.
questo proverbio significa che non si sa mai ciò che gli altri pensano.
Parola: fes (molto)
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Checchin Jessica 714373
Dialetto lecchese:
Se la Grigna la ga il capel, ol fa brut ol fa bel! (Se sulla Grigna sono presenti nuvole, l'evolversi del tempo atmosferico non è prevedibile)